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Ascolto, valorizzazione del talento e intelligenza artificiale: parte da qui la rivoluzione delle risorse umane.

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perchè

La situazione post pandemica

Due anni di pandemia e smart working hanno portato a fenomeni come la “great resignation” e il burnout: le aziende possono gestire il nuovo contesto del lavoro solo se iniziano a dare ai dipendenti lo stesso valore che danno ai clienti.

Secondo Harvard Business Review, la maggior parte delle persone non esprime la propria insoddisfazione sul posto di lavoro per paura di essere visti di cattivo occhio e, in alcuni casi, subire ritorsioni. E le aziende, di conseguenza, non capiscono quali siano i motivi che spingono i dipendenti ad abbandonare il posto di lavoro. Secondo un'analisi di McKinsey, per cambiare le regole del gioco e comprendere i dipendenti, i vertici dovrebbero sviluppare “un'empatia molto più profonda verso ciò che i dipendenti stanno attraversando” e una maggiore “determinazione ad agire e cambiare”.

Infatti, lo scoglio principale delle aziende nell’ambito della cosiddetta retention dei talenti è proprio questo: la comunicazione. Sia dalla parte dei lavoratori, che hanno una difficoltà congenita a comunicare in modo semplice e diretto ciò che vorrebbero, sia dal lato delle imprese, che invece spesso manifestano una certa incapacità di ascoltare.

HT x Indigo.ai

La nostra partnership con indigo.ai

Insieme a Indigo.ai abbiamo lavorato ad un assistente virtuale capace di ascoltare, comprendere e analizzare le conversazioni tra un lavoratore e l’azienda.

Questo tipo di tecnologia, spesso usata per semplificare e analizzare le interazioni con i clienti finali, permette anche di sbloccare il potenziale nella gestione delle proprie persone.

Vogliamo applicare l’intelligenza artificiale per aiutare le aziende con più di 500 dipendenti a “guardarsi dentro” e capire cosa succede tra le file di quella che è, probabilmente, la risorsa più importante: il capitale umano.

Benefici

Raggiungi i tuoi obiettivi di

Conversational AI potrebbe essere proprio il punto di svolta che molte imprese stanno cercando in questi mesi e sarebbe vantaggioso per entrambe le parti:

Per i collaboratori

Perché potrebbero interagire direttamente con l’assistente, prevalentemente in modalità anonima, sia per affrontare questioni personali come la valorizzazione del proprio talento e il percorso di carriera, sia per fare domande su situazioni collettive come il welfare, i benefit e i processi: strumenti fondamentali, anche per rafforzare il senso di appartenenza, l’esperienza interna e la cultura aziendale, ma spesso non facilmente fruibili alla maggioranza dei dipendenti.

Per l'azienda

Perché potrebbe raccogliere dati preziosissimi sul tipo di necessità del proprio personale, quali sono le domande più frequenti, capire se i dipendenti si sentono stressati o frustrati, grazie all’analisi delle conversazioni operata dall’AI. In questo modo l’azienda potrà andare incontro alle esigenze reali dei propri dipendenti e indirizzare nel modo migliore i propri investimenti, diminuendo drasticamente l’insoddisfazione e i casi di abbandono del posto di lavoro.

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