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BENESSERE

Holidays Blues: no grazie!

04.09.2023

Post Vacation Blues

Indipendentemente dal tipo di vacanza che ognuno di noi sceglie, il rientro a lavoro dalle ferie è un momento delicato che ha bisogno di essere affrontato con consapevolezza. 

Infatti, quella che potrebbe essere superficialmente derubricata come mancanza di voglia di lavorare o semplice dispiacere per la fine delle vacanze è in realtà un vero e proprio momento di stress con delle radici più profonde.

In inglese esiste addirittura un termine specifico per indicare lo stress da rientro, ovvero holiday blues o post vacation blues che nei casi più gravi può portare a sperimentare sintomi invalidanti. Vediamo più nello specifico, di che cosa si tratta.

Come si manifesta lo stress da rientro delle vacanze?

Questa forma di stress può manifestarsi sotto forma di un calo di attenzione e della capacità di concentrazione, eccessiva stanchezza (dopo un periodo di vacanza che avrebbe dovuto favorire il riposo!), mal di testa, apatia. Spesso questi sintomi sono più comuni nelle persone maggiormente sensibili a stati ansiosi o con strategie di reazione allo stress (coping) poco funzionali, ma anche nelle persone che per altri motivi stanno vivendo delle situazioni problematiche a lavoro e/o nelle relazioni interpersonali con i colleghi.

Perché è importante prevenire?

“Prevenire è meglio che curare” è un detto quanto mai valido per l’ambito delle Risorse Umane: non solo è espressione di una leadership accorta e ispirata, ma è anche un ottimo metodo per prevenire spese future, riducendo ad esempio il tasso di turnover causato dal malessere percepito dai propri dipendenti.

Spesso è possibile arginare gli effetti dello stress da rientro “allenando” il proprio capitale umano ad adottare dei comportamenti (best practices) più funzionali, rendendo le persone consapevoli dei processi disfunzionali che stanno vivendo a lavoro magari in modo non del tutto consapevole.

In questa direzione, iniziative in ambito HR volte a rafforzare la qualità delle relazioni tra i colleghi ed in generale il senso di appartenenza possono risultare molto utili in quanto forniscono alla persona potenzialmente in difficoltà una “base sicura” nella quale trovare sostegno e condivisione delle proprie difficoltà.  

Inoltre, non dobbiamo dimenticare che una leadership attenta ai bisogni dei propri dipendenti farà sentire questi ultimi ascoltati ed accolti nelle difficoltà che vivono, con importanti ricadute positive sul benessere nel luogo di lavoro.

Cinque consigli pratici per aiutare il capitale umano della tua organizzazione:

  1. Parlane con i colleghi: le relazioni significative instaurate con i tuoi colleghi sono uno strumento molto efficace (LINK ART. COMUNICAZIONE) per scaricare la tensione e lo stress causati dal rientro. Condividere un problema aiuta a sentirsi meno soli e più supportati nell’affrontarlo.
  2. Vivi la giornata: piccoli obiettivi e to do list completabili nell’arco di una giornata lavorativa possono aiutare nel sentirsi meno “sommersi” dalla quantità di cose da fare al rientro.
  3. Sfrutta al meglio lo smart working e/o la flessibilità: se ne hai accesso, smart working e flessibilità oraria possono essere strumenti molto utili per riprendere a lavorare conciliando il più possibile il ritmo lavorativo con le tue esigenze personali.
  4. Rientra gradualmente: sarebbe ideale un intervallo di tempo a casa tra il rientro delle vacanze e la ripresa a lavoro, per favorire una ripresa graduale anche delle altre attività extralavorative sospese durante il periodo di vacanza. Spesso infatti la pressione causata dalle attività lavorative si aggiunge a tutte le piccole incombenze della quotidianità che avevamo dimenticato durante le ferie.

Blocca alcuni slot del tuo calendario: nella prima mattina di rientro a lavoro, non prendere impegni ma al contrario lasciarsi del tempo per pianificare in modo efficace cosa fare e con quale livello di priorità può essere un’ottima strategia per riprendere il controllo.

Christian Clerico Tinet

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