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BENESSERE

Come coltivare benessere e sostenibilità in azienda

29.09.2023

Malessere e lavoro: una percezione diffusa

È esperienza comune a tutti noi conoscere almeno una persona che non sta bene a lavoro, anche se molto probabilmente il numero di conoscenti che vivono una o più situazioni di malessere in questo contesto è di gran lunga più alto.

Un recente sondaggio IPSOS dal titolo “Wellbeing, benessere dei dipendenti”, ha messo ancor più in evidenza come il mondo del lavoro stia fronteggiando una situazione di disagio evidente:

  • Il 65% delle persone dichiara l’assenza del bilanciamento vita-lavoro,
  • Il 44% percepisce difficoltà rispetto all’ambiente/cultura lavorativa,
  • Il 33% sperimenta sintomi di esaurimento emotivo (burnout).

Il benessere psico-fisico delle persone a lavoro sta assumendo sempre più rilevanza e centralità nelle organizzazioni.

Automatismi tossici

Lo scorso anno ha visto manifestarsi uno dei cambiamenti più importanti degli ultimi tempi per quanto riguarda il mondo del lavoro ovvero la great resignation, con più di 2,2 milioni di licenziamenti volontari in Italia nel corso del 2022.

Great resignation, ma anche fenomeni quali il silent quitting o un generale disingaggio rispetto al lavoro sono espressione di una cultura che non supporta il dipendente nei suoi bisogni di crescita all’interno dell’organizzazione.

Questi fenomeni sono in netto contrasto con il bisogno di essere ascoltati e di potersi esprimere che, come abbiamo visto in un precedente articolo,sono tra i bisogni più importanti di un individuo, anche sul luogo di lavoro.

Spesso alla base di questi comportamenti possiamo trovare una scarsa qualità della comunicazione che coinvolge diversi livelli dell’organigramma aziendale oltre che aspetti disfunzionali della cultura di un’azienda quali la paura di sbagliare e il timore di affrontare l’ignoto. 

Il lavoratore per portare valore in organizzazione ha bisogno di sentirsi nel posto giusto.

La vera sfida in questi casi è creare un ambiente che promuova la possibilità di sbagliare, con importanti conseguenze sulla motivazione delle risorse e sul loro livello di senso di appartenenza.

Guidare alla sostenibilità

Una domanda che sorge spontanea approcciando questi importanti temi è quanto effettivamente sia possibile  migliorare nel proprio contesto lavorativo la sostenibilità.

Infatti, un problema molto diffuso tra le organizzazioni che decidono di investire sulla sostenibilità people è che spesso manca la struttura sulla quale realizzare i cambiamenti. Avere una struttura per il cambiamento definita significa infatti poter attuare dei processi standardizzati, scalabili sulla popolazione aziendale e misurabili nella loro messa a terra.

La sostenibilità, come molti altri processi, è misurabile ed implementabile. 

Quando struttura e processi sono carenti nell’organizzazione, essi possono essere facilmente integrati tramite servizi esterni che si occupano di questo, in un’ottica di sviluppo e miglioramento a lungo termine per l’azienda.

L’umanizzazione del lavoro e la creazione di una cultura organizzativa positiva dipendono infatti dalla possibilità per i decision maker dell’organizzazione di poter ragionare ed investire sul lungo termine con precisione e visione, possibili solo attraverso un approccio data-driven.

Un tema di business, ma per persone accorte

All’interno delle organizzazioni oggi non c'è più spazio per le inefficienze, a fronte del fatto che un licenziamento viene a costare all’azienda tra i 6 e i 9 mesi di stipendio, oltre alle risorse temporali per formare il nuovo capitale umano in un momento di scarsa reperibilità di talenti sul mercato del lavoro.

Ne consegue che risultare attrattivi come organizzazione agli occhi dei talent sia interni che esterni all’azienda è un tema di business rilevante in quanto, al contrario, essere inefficienti sotto questo punto di vista è una carenza costosa da sostenere.

È importante che HR e decision maker siano persone informate e consapevoli del problema perché possono essere i leader di un cambiamento positivo in azienda, verso una cultura del lavoro che supporti i dipendenti.

Perché è fondamentale accelerare il benessere psico fisico?

Porre attenzione e risorse su questi temi permette l’abbattimento dei silos aziendali, la creazione di una dimensione di gruppo sana e la possibilità di vivere con serenità il proprio tempo a lavoro.

Anche se apparentemente questo tipo di attività può apparire non indispensabile, promuovere momenti di scambio e di conoscenza reciproca, attraverso incontri strutturati di conversazione arricchente è l’unico modo per ridurre efficacemente il gap intergenerazionale. Infatti, avvicinare le diverse generazioni a lavoro è importante per generare senso di appartenenza, crescita e stabilità di una realtà lavorativa

Sei alla ricerca del modo migliore per migliorare il benessere nella tua organizzazione?

Siamo qua per supportarti, contattaci!

Bibliografia:

https://www.ipsos.com/it-it/wellbeing-benessere-dipendenti-legame-performance-aziendali

** Employee Retention – Quanto costa perdere un dipendente + Tool Bonus

 *** LinkedIn Workforce Learning report 

Christian Clerico Tinet

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